Smartphone: nemico numero uno del sonno?
I disturbi del sonno sono in aumento, secondo le ultime ricerche è colpa degli smartphone.
Sempre più persone si trovano ad essere vittime di disturbi del sonno, come ad esempio apnee notturne, insonnia e risvegli improvvisi durante la notte. La vita stressante, segnata da ritmi sregolati e stress, porta un elevato numero di persone a fissare il soffitto durante la notte, in attesa di cadere finalmente tra le braccia di Morfeo.
Chi ha sofferto di insonnia sa quanto possa essere frustrante passare la notte in bianco, c’è da considerare poi che la mancanza di sonno può causare effetti veramente devastanti per la nostra salute.
I disturbi del sonno possono portare spiacevoli conseguenze, come ad esempio cali dell’attenzione e della concentrazione, che si ripercuotono poi sulla produttività del nostro studio o lavoro.
Nei casi peggiori, tali disturbi possono determinare improvvisi colpi di sonno che potrebbero colpirci anche mentre ci troviamo alla guida, creando pericolose conseguenze. A livello psicologico possono provocare irritabilità, ansia e, nei casi più gravi, portare alla depressione.
Dormire male rappresenta un enorme rischio per la nostra salute: la carenza di sonno può infatti causare ingenti danni al nostro organismo, rendendoci più soggetti a sviluppare patologie cardio-circolatorie, diabete o obesità.
E se per risolvere i disturbi del sonno bastasse ridurre l’utilizzo dello smartphone?
Lo smartphone uccide la melatonina.
La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale, posta alla base del nostro cervello, che ha la funzione di regolare il ciclo sonno-sveglia.
Negli ultimi tempi sono stati condotti diversi studi che sembrano trovare negli smartphone una delle cause principali dei disturbi del sonno.
In base a una ricerca condotta dal professor Charles Czeisler del Brigham & Women’s Hospital e Harvard Medical School a Boston, le luci artificiali degli smartphone intaccano l’organismo alternando il regolare ritmo sonno-veglia, spingendoci dunque a restare svegli più a lungo. Secondo il professor Czeisler la luce elettrica degli smartphone “colpisce i nostri ritmi circadiani più intensamente di qualsiasi droga”, questa inibisce infatti il corretto funzionamento dei neuroni responsabili della produzione della melatonina, rendendo il nostro organismo incapace di comprendere se sia giunto il momento di dormire; modifica inoltre l'umore e aumenta i livelli di attenzione.
Gli esperti Usa hanno poi indagato sull'impatto degli smartphone sulla qualità del sonno dei lavoratori e sul rendimento professionale degli stessi. Dopo aver analizzato un campione di 161 impiegati e 82 professionisti e manager, è emerso che coloro che hanno utilizzato lo smartphone dopo le 21 hanno avuto riscontrato disturbi del sonno ed un forte peggioramento delle performance lavorative.
Evitare di usare lo smartphone dopo le 21 ci fa dormire meglio.
Soprattutto per chi lavora con il cellulare o per chi lo utilizza come uno strumento di svago, potrebbe risultare difficile rinunciare al telefono fin dalle 21.
Se comunque volessimo utilizzare lo smartphone anche dopo le 21, potrebbe essere utile impostare la modalità notturna, che regola automaticamente l’emissione di luci blu.
Sarebbe poi ideale evitare l'esposizione agli schermi luminosi (quindi anche tv, pc e tablet) almeno durante la mezz'ora prima di andare a letto.
Se non riuscite ad addormentarvi, meglio dedicare il tempo passato a letto stando lontano dagli schermi e trascorretelo magari in compagnia di un buon libro; provate a riservare la stanza da letto al riposo, meglio non utilizzarla per lavorare o guardare la televisione: vedrete che con questi accorgimenti sarà semplice dormire bene e la qualità del vostro sonno migliorerà.