
Cambio di stagione e sonno: come dormire meglio a fine settembre
Con l’arrivo dell’autunno le giornate iniziano ad accorciarsi, le temperature calano e il nostro organismo avverte chiaramente il cambio di stagione. È un periodo di transizione che può influire in modo significativo sul nostro sonno e sul modo in cui affrontiamo il riposo notturno.
Giornate più corte e meno luce: l'effetto sulla melatonina
Uno dei primi cambiamenti che notiamo è la riduzione delle ore di luce. Questo ha un impatto diretto sulla produzione di melatonina, l’ormone che regola il ritmo sonno-veglia. Meno esposizione alla luce solare significa avere, spesso, una maggiore difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni frequenti o un senso generale di stanchezza durante il giorno.
Per contrastare questo effetto, è importante esporsi alla luce naturale il più possibile, soprattutto nelle prime ore del mattino. Una passeggiata all’aperto, anche breve, può aiutare a regolare l’orologio biologico e favorire un sonno più profondo e rigenerante.
I primi freddi e i malanni di stagione
Con l’abbassarsi delle temperature arrivano anche i primi malanni stagionali: raffreddori, mal di gola, dolori articolari. Questi fastidi possono disturbare il sonno. La soluzione? Mantenere la camera da letto a una temperatura stabile e confortevole, intorno ai 20°C. È anche fondamentale scegliere il materasso giusto, che garantisca un corretto comfort termico e favorisca una buona circolazione dell’aria. I materassi memory con rivestimenti traspiranti sono un ottimo alleato per il benessere del sonno durante i mesi di transizione.
Più sedentarietà
La diminuzione delle ore di luce porta spesso a ridurre l’attività fisica. Questo influisce negativamente sulla qualità del sonno, perché il nostro corpo non riceve segnali chiari su quando è il momento di attivarsi e quando quello di rilassarsi.
Un buon consiglio è mantenere una routine di movimento quotidiana, anche leggera: stretching, yoga o una breve camminata dopo cena possono aiutare a scaricare la tensione e preparano il corpo a dormire meglio.
Alimentazione e ritmi circadiani
Durante il cambio di stagione, è facile cadere nella tentazione di modificare le abitudini alimentari, scegliendo cibi più pesanti o ricchi di zuccheri per combattere la stanchezza. Tuttavia, questi alimenti possono interferire con il riposo notturno, causando insonnia o risvegli frequenti.
Preferire cibi ricchi di triptofano (come latticini, uova, legumi e frutta secca) può invece favorire la produzione naturale di melatonina e serotonina, due ormoni fondamentali per un sonno sereno.
Il ruolo fondamentale del materasso
In ogni stagione, ma soprattutto nei periodi di cambiamento, il materasso su cui dormiamo gioca un ruolo cruciale. Un supporto inadeguato può amplificare disturbi del sonno, dolori muscolari e stress.
Verificare lo stato del proprio materasso e valutare il grado di comfort, decidendo se è il momento di cambiarlo a causa della presenza di affossamenti o zone irregolari, sono due passi importanti per migliorare la qualità del sonno. Un materasso ergonomico, adattabile al corpo e a tutte le sue esigenze stagionali, può fare davvero la differenza.
Il cambio di stagione a fine settembre è un momento delicato per il nostro equilibrio psicofisico. Le giornate si accorciano, l’attività fisica tende a ridursi e i primi freddi mettono alla prova il nostro organismo. Tutti fattori che possono avere un impatto significativo sul sonno, rendendo più difficile dormire bene. Ma adottare alcune semplici strategie, tra cui scegliere il materasso migliore e più adatto, può aiutare a superare questo periodo migliorando il benessere notturno e, di conseguenza, la qualità della vita.